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Visite ed escursioni a Cefalonia presso Sami:
Antica Sami: Ubicata a circa 2 km da Sami, porto principale dell'isola di Cefalonia, e circondata da imponenti antiche mura cittadine, sulla sommità della collina, sorge l'Acropoli dell'Antica Same.
Al termine della stretta stradina che vi conduce dal porto, sorge la moderna cappella di Agii Phanentes proprio sulle ceneri di antiche mura. Accanto alla cappella vi è un porta medievale che conduce ad una chiesa conventuale e, poco oltre le mura esterne alte fino a 5 metri, ad un'antica torre di vedetta.
A pochi passi a piedi si giunge alla rovina della chiesa medievale di Agios Nikolaos, oggi priva di tetto, ma la cui abside
è ancora alta quanto in origine. Qui si possono osservare alcuni importanti affreschi ormai sbiaditi a causa dell'esposizione continua alle intemperie.
Sebbene i resti dell'Acropoli siano purtroppo mal conservati e non ci sia molto da vedere, la natura rigogliosa che avvolge queste "rovine della storia" regala fortissime sensazioni, come ad esempio una placida sorgente d'acqua ubicata a pochi passi dalle rovine.
Grotta di Melissani: A circa 3 km da Sami, sorge la Grotta di Melissani (Lago di Melissani), là dove "il giorno illumina l'Ade".
La grotta può essere visitata sia con barche a remi, sia a piedi attraverso un corto tunnel pedonale che scende fino alle sponde del lago interno alla grotta, il cui soffitto, in parte crollato a seguito del terremoto del 1953, consente di guardare all'esterno.
Il lago ha dimensioni 60X40 metri e raggiunge la profondità di 13 metri con una temperatura di 10°C.
Le diverse formazioni calcaree della grotta nascondono il luogo ove sorgeva un antico santuario consacrato al dio Pan (dio delle greggi - i cui resti si trovano al Museo di Argostoli), a cui i fedeli accedevano calandosi dal buco sul soffitto della grotta.
Recentemente è stato dimostrato, grazie ad alcuni geologi austriaci, come il lago sia collegato sottoterra con i mulini ad acqua di Argostoli. Infatti, i geologi, colorando l'acqua che si disperdeva nei fori carsici vicino ad Argostoli, hanno osservato come, dopo qualche giorno,
la stessa acqua colorata affiorava nuovamente nel lago di Melissani.
Grotta di Drogarati: La sua esistenza è stata scoperta circa 300 anni fa, a seguito di un forte terremoto che causò il crollo di parte della grotta, portandone alla luce l'entrata. Attualmente la grotta presenta una temperatura media al suo interno di circa 18°C ed una profondità di 60 metri con umidità del 90%.
Speleologi e ricercatori hanno potuto datare la grotta a circa 100 milioni di anni e che risulterebbe molto più estesa dell'attuale dimensione, in quanto collegata ad altre grotte della zone per mezzo di cunicoli sotterranei al momento inaccessibili.
In questa grotta è possibile trovare tantissime stalattiti e stalagmiti, inoltre, nella grande sala della grotta (circa 900 mq), detta "Sala del Apoteosi", grazie all'eccellente acustica, vengono puntualmente organizzate ogni anno graziose manifestazioni musicali.
Visite ed escursioni a Cefalonia presso Kastro e Peratata:
Monastero di Agios Gerassimos: Abitato da suore, il Monastero sorge a margine dell'altopiano di Omalon, a 400 metri di altitudine.
Le spoglie di Agios Gerassimos, patrono di Cefalonia, e conservate all'interno del monastero, sono una delle mete di pellegrinaggio più importanti delle isole ioniche.
Il Monastero di Agios Gerassimos fu fondato dal Santo dell'isola in persona nella metà del XVI secolo, inizialmente all'interno di una piccola grotta, dove fu eretta la chiesa conventuale.
All'interno dell'antica chiesa riposano le spoglie del Santo, custodite in uno scrigno d'argento che viene periodicamente aperto dal sacerdote della chiesa per permettere ai pellegrini di rivolgere preghiere direttamente al Santo e di baciarne le spoglie.
La chiesa riporta sul soffitto alcune pitture murali che riproducono scene dell'Antico Testamento: Battesimo e Nascita di Cristo, l'Annunciazione e l'Ascesa al Regno dei Celi, l'Ultima Cena, la Crocefissione, la discesa di Cristo negli inferi e il Miracolo della Pentecoste.
Altro affresco di rilievo rappresenta la morte di San Gerassimos raffigurata con Cristo vicino al letto di morte che tiene già in braccio l'anima del defunto simboleggiata da un bambino in fasce.
Vicino all'Antico Monastero, negli anni '80, grazie alle offerte dei fedeli, è stata costruita una delle chiese più grandi e magnifiche di Cefalonia,
dove è stato realizzato interamente in marmo l'imponente trono del vescovo, e dove le superfici di soffitto e pareti sono ornate di importanti pitture create nel tradizionale stile bizantino.
Fortezza di Agios Georgios: Costruito a 300 metri di altitudine sopra il paese di Peratata, a 5km da Argostoli, fino al 1757 il castello fu capoluogo dell'isola. Da quando Argostoli venne eletta capoluogo di Cefalonia (1757), tale fortezza, dalle grandi dimensioni, rappresentò l'importante sede dell'amministrazione veneziana.
Si tratta di un antico castello bizantino che si pensa costruito dagli imperatori
nel XII secolo d.C.
Lunghe mura venete merlate, ponti, edifici, chiese, pozzi e cisterne ovunque, conferiscono imponenza alla costruzione e rappresentano, soprattutto con il risveglio della natura in primavera, un affascinante soggetto da fotografare.
Monastero di Agios Andreas: Venne fondato nel 1579, oggi convento di suore, il Monastero di Sant'Andrea è una delle più importanti mete di pellegrinaggio dell'isola, poichè conserva al suo interno una reliquia importantissima: il piede dell'Apostolo Andrea.
Una parte del museo del Monastero, molto frequentata da fedeli e turisti in visita, è l'antica chiesa conventuale che risale al 1600 circa e che accoglie molte icone ed affreschi provenienti da altre chiese di Cefalonia, nonché alcuni affresci realizzati sin da principio nella chiesa stessa.
Il museo delle icone presenti nella chiesa, inaugurato nel 2002, è uno dei più importanti e bei musei della Grecia. Nel museo, suddiviso in due piani, sono esposti intagli in legno ed icone, persino intere iconostasi.
Tombe micenee di Mazarakata: Si tratta di un'area purtroppo abbandonata ed accessibile liberamente attraverso aperture nelle recinsioni. Qui si possono osservare numerose camere sepolcrali scavate nella roccia alle quali si accede tramite un dromos, tipico dell'epoca micenea (1600-1200 a.C.): un corridoio lungo 8 metri e largo 1 metro che scende fino alla tomba.
Visite ed escursioni a Cefalonia presso Poros:
Monastero di Theotokou Atrou: Si tratta del più antico monastero dell'isola che risale a prima del 1264 (anno in cui si fanno risalire le prime citazioni).
E' ubicato poco a nord di Poros in zona isolata a 500 metri sul livello del mare. La strada cieca che conduce al monastero parte all'uscita della gola dalla strada per Sami, poi 4,5km di strada ben consolidata.
Il cortile del monastero è liberamente accessibile e si può notare una torre alta 10 metri che testimonia le passate fortificazioni del monastero.
Tomba micenea a Tzanata: Tra Poros e Sami, questa tomba micenea meglio conservata delle isole ioniche risale all'incirca al 1350 a.C. E' dello stesso tipo di quelle rinvenute a Micene, solo più semplice e piccola. La camera sepolcrale sotto la collina è ben conservata e si può visitare.
Castello di Assos: Il castello è liberamente accessibile durante il giorno e lo si può raggiungere anche in auto attraverso una strada nel bosco distante circa 2km da Asos.
L'interno del castello è putroppo abbandonato e non curato, mentre nel punto più alto sorgono i resti della cittadella. Nel resto dell'area sono sparse le rovine di una prigione utilizzata fino al 1953, di varie case e di una cappella dedicata a San Marco.
Dall'alto della fortezza si può godere di una stupenda vista del caratteristico porto di Asos e la costa della penisola di Erissos.
Altri luoghi da visitare a Cefalonia:
Monte Enos: Fra Sami ed Argostoli parte una strada ben segnalata che porta alla vetta più alta dell'isola: Oros Enos (1627 metri).
La strada che conduce al monte è per tratti tortuosa ed altri sterrata e ghiaiosa, passa davanti alla cappella di Agios Eleftherios fino a giungere al confine del Parco Nazionale
del Monte Enos, attraversando boschi di abeti neri, ed alla cima Megas Soros.
Le rovine normanne di Fiskardo: Oltre la bellezza del paesino di Fiskardo a nord dell'isola, meta di molti velisti, e degno di essere visitato, un accenno particolare è rivolto alle rovine normanne che si trovano in punta alla penisola.
In un'area selvaggia sorgono i pochi resti di una chiesa costruita forse nel XI sec per accogliere la sepoltura di Guiscardo (il condottiero normanno che diede il nome al paesino di Fiskardo), di due torri difensive e delle fondamenta di un faro veneziano.
Museo Archeologico di Argostoli: Il piccolo Museo di Argostoli ospita molti reperti dell'antichità tra cui: utensili dell'età della pietra, tombe micenee, teste e monete romane, un mosaico romano da pavimento appartenuto ad un'antica villa romana.
Nell'ultima delle tre sale del museo sono conservati i resti di un santuario ellenistico consacrato a Pan, divinità delle greggi, ed originariamente situato nella grotta di Melissani.
Qui ritroviamo anche una statuetta del dio Pan, riconoscibile per l'aspetto grottesco della divinità (piedi caprini, folta barba e corna, con in mano davanti al petto un recipiente per il vino).
Di particolare bellezza è una terracotta tonda con un rilievo raffigurante sei donne danzanti intorno al dio cornuto che suona il flauto.
Il museo si trova in Odos Rokon Vergoti, Argostoli città (visitabile nei gg. mar-dom dalle 08:30 alle 15), con biglietto d'ingresso al costo di 3 euro.
Mulini ad acqua di mare: Poco fuori Argostoli, lungo la costa, in direzione nord, si passa accanto a due mulini ad acqua (oggi utilizzati come caffé e ristoranti).
All'interno di uno dei due mulini (in un edificio annesso) possiamo osservare la presenza di una ruota idraulica ben conservata e restaurata, mentre nell'altro mulino la ruota è esterna e non restaurata.
A differenza di quanto si possa supporre, queste due ruote non erano azionate da un ruscello che poi sfociava in mare, ma, al contrario, dall'acqua di mare che si spingeva verso l'interno.
Infatti, già da molti anni il mare riusciva ad insinuarsi nell'entroterra attraverso piccoli canali naturali che terminavano improvvisamente, facendo disperdere l'acqua in fori del terreno chiamati "ghiottitoi" (o "kathavothres"). Durante il dominio britannico, questi canaletti vennero ingranditi e vennero costruite le ruote, le cui macine hanno funzionato fino al 1953.
Visite ed escursioni da Cefalonia a Zante e Itaca:
Escursioni a Zante e Itaca: Dall'isola di Cefalonia ci sono escursioni giornaliere verso le vicine isole di Itaca (la mitica terra di Ulisse, contornata di bianche spiagge) e la verdissima Zante, vero paradiso naturalistico ... Si salpa dal porto di Sami e dal paesino di Skala per Itaca; mentre da Skala e Poros per Zante.
Durante il tragitto verso le isole, in un autentico mare cristallino, la gioia è scoprire spiagge nascoste e poco accessibili, visitare pittoreschi porticcioli e golfi inaccessibili ad auto e grandi navi.
L'isola di Itaca, piuttosto piccolina, può tranquillamente essere visitata in una giornata, mentre Zante, molto più grande, merita sicuramente un soggiorno più lungo.
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